Luogo e data: ISCRIZIONI CHIUSE - Avellino • 17/06/2023
Sede: Hotel de la Ville - Via Palatucci 20, 83100 Avellino
Crediti ECM: 6
L’osteoporosi è una malattia sistemica cronica dello scheletro caratterizzata da una ridotta massa ossea e da alterazioni qualitative e livello della macro e microarchitettura, che rimane spesso clinicamente silente fino a quando non si verificano fratture da fragilità.
La Fondazione Internazionale per l’Osteoporosi (IOF) ha stimato 4.359.000 persone affette da osteoporosi nel 2019 in Italia, di cui il 79.8% di sesso femminile. Considerando la popolazione italiana di età superiore ai 50 anni, la prevalenza di osteoporosi è del 23.4% nelle donne e del 6.9% negli uomini. Anche l’incidenza rappresenta un dato preoccupante: nel 2019, il numero di nuove fratture da fragilità in Italia ammontava a 568.000, corrispondente a 20.6 fratture/1000 individui, con un aumento di 1.0 fratture/1000 individui rispetto al 2010.
Le fratture da fragilità rappresentano una delle cause più comuni di disabilità e costituiscono una delle maggiori voci nel bilancio della spesa sanitaria di molti paesi. A oggi, i costi diretti legati alle fratture da fragilità sono decine di migliaia di euro superiori a quelli dell’infarto del miocardio.
Oltre a dolore e disabilità, le fratture da fragilità sono associate a rischio di morte prematura: in Italia, la mortalità per un paziente di età superiore ai 50 anni con frattura da fragilità è di 105/100.000 abitanti.
Pertanto, la prevenzione delle fratture rappresenta un obiettivo fondamentale. A tale scopo risulta necessaria una stretta collaborazione tra i medici di medicina generale e gli specialisti che si occupano di osteoporosi. Anche il trattamento delle fratture da fragilità in ambito ospedaliero prevede la creazione di un PDTA che metta in relazione i diversi specialisti allo scopo di prendere in carico il paziente e garantire il trattamento migliore e prevenire un nuovo evento.